A cura di Ivan Quaroni

La mostra è stata ideata da Vanni Cuoghi appositamente per la città di Crema, pensando alla sua storia, con uno sguardo particolare al periodo del Rinascimento. Cuoghi fa scaturire dalla sua fantasia una città fiore all’occhiello dei dintorni, che ospita nobili in villeggiatura, ritratti ripensando alle Delizie, manifestazione dei soggiorni principeschi e cortigiani, luoghi di piacere e di svago, in cui natura ed artificio si intrecciano continuamente.

Principale tema della mostra è il gioco; Vanni Cuoghi ci riporta ai fasti di un Rinascimento idealizzato, in perfetta sospensione tra realtà e favola: labirinti, orti, giardini, luoghi perfetti per il gioco, inteso come intrattenimento e svago cortese, come metafora della creatività. Aion è infatti la personificazione del tempo bambino e spassoso, ilare e allegro.

Vanni Cuoghi rivisita alcuni episodi dell’iconografia rinascimentale in modo ironico e personale, fondendoli con la filmografia contemporanea; egli stesso definisce i film come “grandi affreschi contemporanei”. Un esempio è Viscontea, opera in cui propone lo schema iconografico di San Giorgio e il Drago, identificandone la storia con personaggi d’epoca: il San Giorgio che strappa un bambino alle fauci del Drago, è l’iconografia tipica della famiglia Milanese degli Sforza; il cavaliere potrebbe quindi essere Gian Galeazzo Visconti, che Vanni Cuoghi realizza con il volto di Jonny Deep in “Edward mani di forbice”. Troviamo altro esempio in Pensieri saggi, in cui una donna trancia le teste di alcuni cavalieri, esattamente come Beatrix Kiddo, la bellissima Uma Thurman in “Kill Bill” di Tarantino.

Le opere, circa quindici tra tele e acquerelli su carta ritagliata, saranno inserite nella splendida cornice della collezione del Museo Civico, che raccoglie le testimonianze della storia e della cultura del territorio dalle origini fino alla contemporaneità. Ne risulta un dialogo stimolante, in perfetta armonia con il tema della mostra.